Sì, sono andata

...e sì, è stata proprio una gran bella esperienza!

Avevo il posto in tribuna e da lì non è che ho visto un granché... l'acustica dell'Olimpico, poi, lascia come sempre a desiderare... Nonostante ciò, ne è valsa decisamente la pena!
Dave in gran forma, si è dimenato per tutto il tempo, lasciando spesso e volentieri il pubblico cantare... Martin, il solito angelo

Il concerto è iniziato, inspiegabilmente, mezz'ora prima... ed infatti mio fratello era tra quelli che, al momento, stavano ancora ai cancelli in attesa di entrare

Lo stadio si è realmente riempito solo dopo le 21:30, orario indicato come d'inizio sul biglietto del concerto...
Dicevo che avevo il posto in tribuna... All'inizio è stato un gran soffrire perché, a parte qualche intrepido, gran parte del pubblico restava a sedere e non c'era molta partecipazione... Dopo qualche canzone, su It's No Good ho rotto gli indugi, mi sono alzata ed ho cominciato a cantare... Oh, quando ci vuole.....

Tra i brani nuovi, mi hanno convinta Wrong e Hole To Feed, un po' meno gli altri, che però meritano un ascolto più attento (cosa che ancora non ho fatto!)...
Al di fuori dello "strettamente musicale", ho trovato un po' deludente la scenografia... ma che importa?

L'apice del concerto, per me, è stata Home... Non c'è niente da fare, quando sale in cattedra Martin, tutto il resto sparisce... Aspettavo di sentire, come da scalette precedenti, A Question Of Lust, che invece non c'è stata, sostituita proprio da Home... All'inizio un po' di delusione, poi svanita e rimpiazzata dall'eterna ammirazione che nutro per Mr. Gore

Il pubblico, almeno nella porzione di stadio dov'ero, si è davvero scaldato soltanto su Enjoy The Silence...
E poi il rituale collettivo di Never Let Me Down Again, un fiorire di braccia alzare ed ondeggianti a ritmo... E, scusate, per un momento il mio pensiero è andato ad uno dei "nostri" rituali, a quelle mani in alto sul "put your hands in the sky" di FTEOTDGS... Si può andare ad un concerto dei Depeche Mode e pensare ai Cure? Evidentemente, sì... soprattutto quando, dopo le canoniche due ore, il concerto dei Depeche Mode finisce e tu rimani con la sensazione di aver assistito a qualcosa di incompiuto, a qualcosa che è finito proprio sul più bello... come quando ad un bambino danno un giocattolo e glielo tolgono dalle mani proprio quando capisce come funziona... Ecco, l'unica vera pecca di una serata perfetta, la sensazione che quei meravigliosi artisti sul palco, nonostante il nostro ed il loro divertimento, abbiano timbrato il cartellino e siano andati via, una volta completato il turno di lavoro... A noi non restava che l'ormai già ricordo di Waiting For The Night: Dave e Martin sulla passerella, le loro voci ad alimentare la nostra voglia di averne ancora...